Attrezzatura

Esiste un'enorme varietà di accessori che si possono acquistare o auto costruire. Quelli strettamente necessari sono:

 

Un mulino per macinare grossolanamente i grani (circa 5 kg per 25 I di birra).

 

Un pentolone dove fare l'infusione (in cui si fa anche la bollitura). La capacità della pentola deve essere maggiore di circa un quarto della quantità finale di birra. Non usare alluminio perché rilascia sostanze sia in bollitura che con l'uso di detergenti e sanificanti. Meglio una pentola elettrica Potrebbe risultare utile un rubinetto per eventuali prelievi in fase di misurazione della densità. ll coperchio è necessario.

 

Un agitatore elettrico (se non si vuole mescolare per tutto il tempo del mashing! Quello per la polenta è troppo lento.

L'agitazione costante durante il mashing è fondamentale. Le pale devono essere poco distanti dal fondo. Si raccomanda un agitatore con 2 pale inclinate (circa 45°)

 

Un sistema di filtrazione per separare i grani impoveriti (trebbie dall'estratto; questo può essere un sacco di tela forato oppure un contenitore apposito tino filtro (Lauter Tun . Non dovrà essere riscaldato, e quindi potrà essere in materiale plastico per alimenti.

Dovrà essere però bene isolato, per evitare che l'impasto si raffreddi durante la filtrazione e dovrà avere un rubinetto di scarico ed ovviamente un sistema di filtraggio  per trattenere le trebbie. Modo più efficace per autocostruirsi il lauter tun è il cosiddetto "Zapap". Ad un secchio si applica il rubinetto, e all'altro si praticano i forellini sul fondo. Si mette poi quello con i fori dentro all'altro. Bisogna poi, in qualche modo, isolare il tutto termicamente.

Una boccetta di "tintura di iodio" comunemente reperibile in farmacia.

Il mosto si ottiene facendo trasformare I'amido presente nei grani in zuccheri. Poiché la tintura di iodio a contatto con I'amido acquista una colorazione nerastra (cosa che non avviene con gli zuccheri), mettendo una goccia di mosto su un piattino bianco, e mescolandola ad una goccia di tintura di iodio, potremo verificare se tutto I'amido si é trasformato. Quindi, se il colore rimarrà rossastro, la cottura sarà finita, mentre se diventerà nerastra, bisognerà continuare ancora un po’. Attenzione: la tintura di iodio é tossica, quindi non rimettere nella pentola il contenuto del piattino!

 

-un sistema di raffreddamento del mosto. Quello più usato é il “Wort Chiller", una serpentina in rame immersa nella pentola dopo la bollitura: si collega l'acqua fredda del rubinetto ad uno dei due capi della serpentina, attaccando all'altra un tubo per lo scarico dell'acqua nel lavandino (bastano due spezzoni di tubo da giardino da 1 metro e 3 fascette a vite per serrarli).

Una bilancia di precisione per pesare luppoli e malti ed eventuali spezie.

Due bidoni: uno per la fermentazione (con un rubinetto di scarico in basso, in materiale plastico per alimenti, o, se possibile in acciaio inox. Un altro identico per eventuali travasi e maturazioni. Non dimenticare le guarnizioni.

Un termometro digitale.

Un gorgogliatore: una valvola che permette all'anidride carbonica prodotta dalla fermentazione di uscire, ma non permette all'aria esterna di entrare nel fermentatore.

Un densimetro, se possibile è meglio un rifrattometro

Un cilindro per immergere il densimetro

Una tappatrice

Tubi per travasi

Detergenti e sanitizzanti

Bottiglie, scolabottiglie e lavabottiglie.

Quelli facoltativi (anche se raccomandati) sono:

PHmetro

Colino

Kit durezza dell'acqua